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di Paolo Montali

 

L’overflow del buffer può essere attivato nei chip Wi-Fi Realtek

Qualsiasi Software, allo stato attuale delle cose, presenta delle vulnerabilità. Per vulnerabilità, si intendono delle debolezze che vengono (spesso) inconsapevolmente create dagli sviluppatori e che possono essere utilizzate da parte di malintenzionati per entrare all’interno di un sistema.

Questo è noto agli sviluppatori, per cui le case di software si preoccupano, nei loro reparti di ricerca e sviluppo, di miigliorare gli aspetti di sicurezza e in generale di andare ad eliminare mano a mano le vulnerabilità e in generale qualsiasi tipo di “bug” che si sia manifestato o sia stato rilevato, in fase di testing, così come a seguito delle segnalazioni da parte dei Clienti/utilizzatori.

I “bug” sono ancora più pericolosi nei sistemi di connettività o di networking, in quanto, vista la loro funzione di apparati per l’interconnessione di computer, possono consentire di aprire delle porte che dovrebbero restare chiuse.

Questo è il motivo per cui è fondamentale tenere aggiornati tutti i sistemi ad ogni livello, dai BIOS o firmware dei Computer e dei vari dispositivi di networking, ai Sistemi Operativi, a tutti gli applicativi utilizzati sui computer, fino agli ERP o sistemi gestionali.

Oggi ci occupiamo del problema del mancato aggiornamento degli apparati Wi-FI con CHIP Realtek.

Le reti Wi-Fi sono una grande comodità, ma spesso ci dimentichiamo che anche questi apparati sono dotati di software per funzionare. A bordo hanno un sistema operativo (Linux) sul quale vengono implementati dei software per l’implementazione degli standard di comunicazione e per la gestione delle regole di connettività.

E’ stato verificato che gli Access Point con CHIP Realtek non patchati possono essere attaccati sfruttando le onde Wi-Fi, causando l’overflow nel buffer del nucleo (kernel) del Sistema Operativo Linux e creando il blocco o il controllo totale da parte dell’attaccante, dei computer connessi.

Il bug rilevato, si trova nel driver RTLWIFI, che viene utilizzato per gestire i chip Wi-Fi Realtek. La vulnerabilità causa un overflow del buffer nel kernel Linux quando una macchina con un chip Wi-Fi Realtek si trova nel raggio di azione di un dispositivo “malevolo”.

E’ stato verificato che come minimo, gli exploit possono causare un arresto anomalo del sistema operativo e possono consentire a un hacker di ottenere il controllo completo del computer connessi. Il difetto risale alla versione 3.10.1 del kernel Linux rilasciato nel 2013.

Purtroppo sappiamo bene che ci sono molti dispositivi che non vengono aggiornati, per cui potremmo avere nei nostri uffici o nelle nostre case dispositivi con questo bug.

‘Il problema è serio’, ha detto ad Ars Nico Waisman, un ingegnere capo della sicurezza presso Github. ‘È una vulnerabilità che, nei sistemi che utilizzano il driver Realtek (RTLWIFI), attiva un overflow in remoto tramite Wi-Fi sul kernel Linux.

La vulnerabilità è stata denominata CVE-2019-17666. Gli sviluppatori hanno proposto una correzione intorno alla metà del mese di Ottobre 2019, che probabilmente verrà incorporata nel kernel del sistema operativo nei prossimi giorni o settimane. Solo dopo ciò la correzione si farà strada in varie distribuzioni Linux.